Debutta a Bologna il dittico “Un jour nouveau|Birthday Party”, firmato da Rachid Ouramdane e Angelin Preljocaj
Debutta in prima nazionale il dittico “Un jour nouveau | Birthday Party”, spettacolo composto da due creazioni firmate da due tra i più stimati coreografi della scena contemporanea, Rachid Ouramdane e Angelin Preljocaj, in scena il 12 marzo all'Arena del Sole di Bologna.
Dopo il successo del debutto parigino al Théâtre national de la Danse la nuova produzione della Fondazione Danza/Aterballetto approda a Bologna, inserita all’interno di CARNE, la rassegna dedicata alla drammaturgia fisica di ERT curata da Michela Lucenti.
In questa nuova creazione Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane affrontano il tema della trasformazione del corpo con interpreti senior (dai 65 ai 79 anni): un esperimento che celebra i corpi nella terza età, con due maestri della coreografia europea impegnati in una produzione che marca il primo passo di una collaborazione tra Emilia Romagna Teatro ERT/ Teatro Nazionale e Aterballetto, coinvolgendo realtà internazionali tra le più importanti del mondo della danza.
OVER DANCE: corpi e danza in terza età
Danza e invecchiamento, due realtà che faticano a coesistere. Corpi che si trasformano con l’età, canoni di bellezza e virtuosismo che mutano con il passare del tempo sono tematiche centrali, di grande interesse nella società attuale.
L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo, ma per chi danza, invece? Qual è realmente l’età di un corpo? È la domanda centrale alla base di questo lavoro, come suggerisce Preljocaj.
A quest’interrogativo cercano di dare risposte interpreti (danzatori e non) “senior”, guidati da due coreografi di respiro internazionale, con un ampio progetto che affronta una serie di temi sociali delicati e non semplici a partire proprio dal punto di vista artistico: la danza permette di approfondire la ricerca, esplorando prospettive nuove e inedite.
Un jour nouveau di Rachid Ouramdane e Birthday Party di Angelin Preljocaj sono coreografie che riscrivono i limiti del corpo danzante, mostrando come l’energia vitale della danza sappia prendere vie e forme diverse che fanno capo, innanzitutto, alla poesia.
Celebrare i corpi nella terza età, con i loro virtuosismi, senza mai snaturarne i movimenti, ma valorizzandone le caratteristiche, attraverso la danza: Rachid Ouramdane e Angelin Preljocaj, sperimentano tutto questo nelle due creazioni “Un jour nouveau | Birthday Party”.
Per Rachid Ouramdane e Angelin Preljocaj è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per interrogare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo.
"Birthday Party": la terza età il movimento più bello della sinfonia della vita
In “Birthday Party” Angelin Preljocaj, coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non ha lavorato soltanto con ex danzatori, ma anche con persone capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e intenso. Fondamentale mettere e mettersi in discussione, partendo dal punto di vista della danza, per far comprendere che invecchiamento non vuol dire regressione.
"La terza età è come il terzo movimento di una sinfonia, in musica: chi può dire che è il più vuoto, il più brutto, il meno interessante, il più triste? Non è vero! Il terzo movimento di una sinfonia può essere magnifico, il più bello di essa. Con questa creazione vorrei far capire a tutti che la vecchiaia può essere il periodo più bello della sinfonia della vita" spiega il coreografo francese.
In scena otto danzatori, quattro donne e quattro uomini: fisicità e movenze diverse, provenienze culturali differenti, attraverso la danza queste differenze vengono esaltate e valorizzate.
La danza ci insegna ad amare i nostri corpi nella loro unicità ed importanza, anche con le imperfezioni dovute al passare del tempo.
"Un jour nouveau": non c'è danza senza corpo
In “Un jour nouveau” Ouramdane , cerca nuove sfumature espressive, sperimentando i confini del corpo umano, concentrandosi sul music-hall, spazio che racchiude anche una dimensione sociale.
In scena con Herma Vos e Darryl E. Woods, due danzatori con una lunga carriera artistica, che nel processo creativo hanno evocato resilienza di fronte agli eventi della vita.
Un racconto in danza nato anche da un desiderio: "Vorrei che il pubblico, dopo aver visto questo spettacolo, uscisse da teatro con un nuovo modo di guardare alle persone anziane, verso le quali c’è una particolare attenzione e preoccupazione” spiega Rachid Ouramdane.
“Non c’è danza senza corpo e non c’è corpo che non invecchi”.
(Rachid Ouramdane)